ciò che mi interessava di più non era tanto il contrasto tra la folla inanimata che agita(o che si agita)la composizione e le vecchie mura, quanto "l'atemporalizzazione" della scena (questo affinchè potesse apparire universale, valida per ieri come per oggi) e l'identificazione dell'uomo con gli oggetti della propria vita quotidiana. Non a caso ad una marionetta vengono attribuite delle qualità (restare attoniti è già un atto della coscienza) di cui l'uomo è privo.