PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/02/2004
V’aricordate de quer ber soggetto
che diceva le cose cor sonetto?
Scriveva sopra i muri drento Roma….
se chiamava Pasquino e contestava
in rima e co’ verzetti chi regnava.

Mò parli co’ la radio e la televisione..
scrivi sui giornali e all’occasione
potresti dì ‘na certa tua opignòne
parlanno cor pc..ma poi fregnòne….
capisci che gnisuno sta a sentì!

"Ce stanno mille cose da risorve…"
ma er popolo è contento…coi Bondì…
le merennine co’ li pupazzetti….
la machina che fa calà i mezz’etti…
le corze de’ le moto e biciclette..
e le partite ‘n dove le voi mette?

La famija italiana se convince..


“Semo ‘na società d’occhi de lince!
E’ vero adesso stamo proprio bbene..
lamentacce davero nun conviene!
Ciàvemo visto bbene…..la prossima elezione
a quei balordi je damo ‘na lezione!”
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Ma quanto sei brava!
Nonostante io sia catanese, leggo con tantissima curiosità e piacere i tuoi versi in romanesco... davvero bellissimi!

Baci

Roberto

il 12/02/2004 alle 12:42

Grazie Roberto delle tue belle parole, di buon mattino sono proprio un bel buongiorno! Salutami Catania città bellissima e calorosa come tutta la bellissima Sicilia!Paola

il 13/02/2004 alle 06:58