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Utente eliminato
Pubblicata il 11/02/2004
Tra ciottoli e crepe indelebili
frutto di strepiti a stornelli e quadri d’autore, gremiti di palpiti
di quell’ anime mai arrese che col pennello baciarono il tuo viso intramontabile,
porti ancora quel delizioso sorriso spumeggiante di gloria
e scrolli di dosso i solchi rugosi
fedele da sempre, coronata a sposa, della valle tua incantata,
dove elfi e ninfe recitano ancora favole
assaporando giocosi tra il riso ed il miele
viaggiatori estrosi in catene, inebriati dal lato tuo eccentrico, il migliore.
T’ergi all’Aurora specchiando le membra alla buona
e con le bianche trecce a crocchio che tingi maliziosa
di colori alla moda per non esser dimenticata
da chi cotanto t’ama, secolare t’abbandoni
al giorno che divora la tua fresca essenza di dea e vate,
guida nella Valle di giovani rampanti che te voglion decantare
come prima t’avevano abituata gli antichi avi.
Trastulli la mente al suono possente delle vette
e segui il percorso del calar del sole
con luce attonita nel cuore.
Colma d’ idee vibranti, soddisfi l’ardore di chi ode
la tua voce saggia e pacata. Infine addormentata, riposi sulla scia d’una cometa
e dall’alto del creato vegli promettenti abitanti,
fioretto questo perenne a te stessa,
che innanzi alla Luna dal manto stellato
facesti a suo tempo in nome di Pagnona
dalle valli trasognanti e orgogliosa dei suoi diamanti.
Non rinunciasti mai al compito di custode
e immersa nel verde letto a mò di giaciglio
coltivi margherite e rose attendendo paziente, dal vento,
echi di buone nuove.
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avvolta in reminescenza classicheggianti...ottima!
saludosssss
Luna

il 12/02/2004 alle 16:09