PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/02/2004
Quando finalmente deposito
Il mio fardello
Solo allora
Trovo la forza e
la voglia di guardarmi
Dietro alla maschera
Tra le ossa.

Non tutte le sere
Sono uguali.

Altre sere
Mi capita di girare
Lo sguardo altrove
E trovarmi
A fare qualunque altra cosa
Tranne che pensare e
I libri che tanto amo
Diventano noiosi
Ed è più facile guardare
Un idiota che
blatera alla televisione.

Altre sere
Sento come un vuoto dentro
E vorrei buttare la mia testa
Sotto al lavandino
Per vedere se almeno
L'acqua fredda
Può ridonarmi la ragione.

Altre sere
Mi metto un pezzo di carta
davanti al muso
E spero che spremendo
Come un limone
Qualcosa di buono
Da quella testaccia
Che mi ritrovo
Possa uscire.
Ma il più delle volte
Mi trovo
Scarabocchi e giochi
Di parole
E niente mi sembra serio.

Altre sere
Chiudo gli occhi e
Dimentico chi sono
E spero solo che chiudendo
Le porte alla mente
ai ricordi
La mia esistenza possa ripartire
come se niente fosse
Il giorno seguente.

Altre sere
Mi prende l'angoscia
Di essere ancora vivo
Di dover ancora lottare
Molto
Senza aver combinato ancora
Nulla.

Ma questa sera
Vorrei guardarmi ancora
Allo specchio
Ritrovarvi ancora
La mia faccia
Con tutta la sua storia
Nel bene
Nel male
Vorrei trovarvi
Una faccia normale
Da nascondere in mezzo alle altre
Una delle tante.
Ma questo desiderio
Di normalità
Mal si accoppia
Con questa mia
Noncuranza
Con questa mia
Inossidabile volontà
Di dimostrare
Di essere
Qualcuno,
magari in gamba
con questo mio desiderio
di essere comunque apprezzato
Di essere
Qualcuno
da ricordare.
Ma queste parole
Non mi daranno
L'immortalità.

Io sono lo sconfitto
Di tutte le religioni
E di tutte le idee.
Uno.
Uno
Dei tanti.
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