insonnia
notturno di cespugli
la foresta disincanto
cipria cosparsa e rugiada
già maschera a rughe
orbate chimere
pagine in bianco
giacenti voltare
febbricitante
migrante il sudore
tr'alambicco
a freddi cristalli
ossidato
che corpo dolore
al corpo
orina le stelle
in via lattea vescica
sommerso riciclo
senza fondo brividire
risveglio
quante volte l'alba
di ombre già dette
radente principio
e pur'in sogni solcate
da l'unghie irrequiete
sorgenti la notte