PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/02/2004
Oscillavo,
felice,
nell'inconsistenza di una vita
preposta all'estasi.

Vagavo
vaneggiando
della supremazia dello spirito
mai imbrigliato dagli eventi.

Ho riposto ogni fiducia esistente
nella mia sfrenata libertà
di intendere,
volere,
vivere.

L'amore come torre d'avorio,
inoppugnabile contratto di fedeltà
suggellato da un anello
troppo stretto per la mia mano.

Credere sempre in quanto detto,
fare sempre quanto creduto giusto.

La stessa libertà,
da sempre mio orpello,
lo stesso amore,
mia fobia più tremenda.

Eppure sono libera
solo nella prigione che ho scielta.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Ha un forte sapore di malinconica rassegnazione, ma non per questo non è affascinante.
Un buon sorriso a te!
;-))))
M'

il 09/02/2004 alle 21:24

grazie per il commento mio caro pirata!
un bacio e un sorriso a te. paoletta

il 09/02/2004 alle 21:37

Carissima, la massima espressione della libertà è esprimere una scelta e ad essa rimanere coerenti. Quindi non c'è gabbia, in quello che dici. Tu sei libera, perchè hai scelto. Prigioniero è colui che non è in grado di scegliere.
Ben resa, nella tua lirica, questo gioco di aspettative dello spirito e il legame che poi hai voluto vivere.
Un caro saluto
Axel

il 10/02/2004 alle 14:54

grazie mille per il commento. a rileggerti persto. un bacio!

il 10/02/2004 alle 19:31