La realtà dileguarsi,
nell'incanto che non si attenua...
Esecrando sia il mio nome,
stessa origine dell'Amore,
e come l'amore è scellerato
per sacra vocazione:
t'impose le catene
e ti scorre nelle vene,
per sempre t'appartiene!
E la tua bimba innocente,
ti amerà eternamente...
Veggente!
Mentre indelebile senti il sapore
di labbra infuocate
in fluidi versi e d'amore,
della tua donna
non rinneghi lo sguardo
felino, dolce penetrarti, intenso come un dardo,
e quello sguardo vorresti sfuggire...
immenso amor, forse solo per non morire,
o peggio, incosciente, non capire più niente,
e perderti dentro me, davanti alla gente...
Mio Dio, con quale Forza resisterei immanente?
Il mio profumo, travolgente, prepotente...
ossessione della mente!
No, non è solo fantasia,
meraviglia della poesia...
Se come miele cadessero le mie parole,
gravi angosce dissolversi in fole,
lontano, si perderebbero tenebrosi ruggiti,
fiumi di tossico e lava,
annienteremmo pensieri amari,
non temeremmo i destini avversari,
nessuno spazio per la gelosia:
è solo tua, tutta la vita mia!
Regna nel mio corpo, nella nuova dimensione,
culla del nostro sogno, una tenera prigione...
Poi, fatal magia,
nel silenzio più tetro, accendersi lo stupore:
come possiamo stringere il mondo in mano,
con il sole tanto lontano!