PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/02/2004


Obliqui raggi
fuggono dai monti
in cerca di residuo
dell'autunno
rimasto a mendicare
quel tepore
sulle cortecce arse
dalla brina

vengono da lassù
dove regna neve
coltre insicura
d'un incerto inverno
dove d'abbraccio preme
senza sosta
nuvola maculata
come eroso marmo

Soffia fredda la brezza
al danzar di foglie
rimaste lì attardate
al rassegnato ramo

Mentre s'affoga l'astro
dietro avvampate nubi
trappola d'un giorno
al suo lento morire

resta nell'aria
l'umore cupo della sera
dove s'innalza potente
l'esercito di ombre.



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...dal ritorno d'una passeggiata, vicino a me, ieri sera al tramonto.

Ricambio il bacio

L.

il 09/02/2004 alle 10:59

..il tuo paradiso!!
bella Luigi
un saluto
dd

il 09/02/2004 alle 11:15

...un paradiso da incontrare con una semplice passaggiata da casa mia

un saluto a te

L.

il 09/02/2004 alle 12:36

...vero, Pipos ?
Due passeggiate in due domeniche con te
e due poesie sulla nostra Servigliano.
Ci prendiamo il vizio ???

Poi vedi anche con quante amiche poetesse
ti faccio chiacchierare al mio telefonino ?

Ciaooo
L.

il 09/02/2004 alle 12:40

Complimenti,
sei proprio un menestrello!

Continua a farci sognare con le tue storie,
le cose che non tutti riescono a vedere.

Con stima ed amicizia.
AIRBAG.

il 09/02/2004 alle 20:50

Tristi versi, ma molto pregnanti, di una sera che è tale, sopratutto quando entrano dentro di noi le ombre e le tenebre... molto, molto bella. Un salutone a te.
Michele

il 09/02/2004 alle 21:52