A quest’uomo
la sorte a regalato lunga vita
tanto ci ha detto
e tanto più ce n’è
dietro al sorriso
e agli occhi
dei suoi novantadue anni
attaccati al futuro




Vittorio Foa

… se le cose vanno male
guardiamo con occhi sereni il futuro
… la speranza si traduce nel futuro
che è nella vostra testa e nelle vostre braccia
… l’unità si fa nella differenza non nella omogeneità
… l’unità la si vuole proprio quando è in pericolo
volerla significa battersi, non soltanto predicarla
… spero nelle vostre differenze
purché lavoriate per l’unità dei lavoratori
… ti ho avuta sempre nel cuore
… a me interessa di più il futuro
…dobbiamo farci contaminare anche dall’identità degli altri
sennò non sopravviviamo al processo storico
il pericolo della ricerca dell’identità è di irrigidirsi dentro di essa
… siamo molte cose
… l’elemento caratteristico della situazione italiana
è, da un lato la ricerca di impunità da parte della classe dirigente
dall’altro lato l’assoluta irrilevanza del linguaggio
che è un elemento di diseducazione profonda
…ai giovani direi
… fare in modo che pensare a se stesso richiami il pensiero degli altri
questo è il principio di partenza
che non garantisce la solidarietà, ma la rende possibile
…guarda i passi che fai perché se guardi i passi che fai
vedi anche quello che succede agli altri
e ti da l’idea di quello che devi fare

non so…



Il fragore del mare giunge fino a noi e tutta
la mattina abbiamo sentito nell’aria un
inconfondibile odore di salsedine marina […]
non vi so dire come quel rumore e quel sapore
suscitino in me una certa emozione […]
per una sorta di nostalgia non del passato ma
del futuro, che un senso di pudore ci impedisce
di chiamare speranza.

Vittorio
Carcere di Civitavecchia, 14 maggio 1942