PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/02/2004
( Momenti di Tito...)


Anche oggi
Un’alba persa a rincorrere un sogno;
Una sera
Gettata
A ripercorrere difficili strade temporali;
Ancora una notte
Davanti
Per vagare con la mente
Persa in te
Ad acciuffarti per i capelli
Su spiagge assolate
Di coste pugliesi
Spazzate da un vento
Ancora freddo
Per sfiorarci i corpi.
Una plumbea ragione
Ti copre il capo d’oro.
Voglia di amare in frantumi.
Nolontà d’esistere.
Colgo brandelli di tempo:
Granelli di sabbia come aghi roventi
Mi trafiggono le carni.
Li uso come tamponi per lacrime
Che non conto più.
Spietato
Lancio una moneta in aria:
Al cadere della testa
Chiudo con onore nipponico
Questa vita inutile
E senza senso.
Azzerare un futuro che so già passato!
Mi sono sconfitto da solo
Combattendo col Fato.
Esce la croce
Sotto forma d’uomo geometrico
Misura di tutte le cose.
E penso a me
A te…
Sarà per la prossima volta!
Ma, per quest’oggi,
Diem perdidi.
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bella anche con un filo di tristezza,
un abbraccio
dina

il 09/02/2004 alle 11:07

Ci porti in esplorazione in un vissuto, in un mondo sentimentale vivido, il tuo, capace di allargare lo spettro riflessivo nel più vasto orizzonte dell'uomo in cerca di armonia, avvinto nella propria limitata condizione sensibile, che lo fa più "umano", nudo, dolente.
Un percorso nel quale cogli antiche, nobili radici! Molto bella Ernesto!
Un saluto caro.
Max

il 09/02/2004 alle 13:30

Grazie cara Cesca per la lettura e il commento splendido e gradito.
Un momento di riflessione...
Un bacio anche a te
Er

il 09/02/2004 alle 20:45

Ti ringrazio, cara Rossana.
Un modo diverso di interpretare un detto attribuito a Tito.
Non il solo "perdigiorno" che è entrato nel linguaggio comune.
Il senso è più profondo.
Un bacio anche a te
Er

il 09/02/2004 alle 20:47

Cara Dina, Ti ringrazio per la lettura e il commento.
Un momento di profonda scelta, giocata su un improbabile testa-o-croce.
Un abbraccio
Er

il 09/02/2004 alle 20:49

Caro Max grazie del bellissimo commento che gradisco e apprezzo. Segno di competneza e di grande attenzione dellalettura di questo mio scritto.
Un gioco perverso sulla perdita del giorno buona azione/suicidio che è da intendersi...ad ampio spettro.
Ho usato un 2 euro...
Ma sono qua, ancora,a ad afermare con forza una voglia di vivere e di amare.
Un caro abbraccio
Er

il 09/02/2004 alle 20:52

E' una poesia splendida, di grande e raffinata cultura e di virile senso di rassegnazione alla sconfitta. Un salutone a te.
Michele

il 09/02/2004 alle 21:50

Grazie, caro Michele. No: non mi sembra di accettazione della sconfitta. Al più di mera constatazione della ineludibilità del Fato.
Destino è anche non compiere un gesto estremo...
Meglio non compierlo che eseguirlo malamente ovvero, tentare altre occasioni.
Non si è mai sconfitti fino a che non si è morti. Questa mi sembra una ragionevole spinta per proseguire la vita.
In fondo la mia poesiola è un paradosso.
Un caro abbraccio
Er

il 10/02/2004 alle 07:54

Tutto è perduto, tutto è da riconquistare.
Molto profonda e avvincente, seppur drammatica, questa tua lirica elegante e profonda, di cui molte immagini sono magnifiche, come "Colgo brandelli di tempo:
Granelli di sabbia come aghi roventi
Mi trafiggono le carni.
Li uso come tamponi per lacrime
Che non conto più." e
"Combattendo col Fato.
Esce la croce
Sotto forma d’uomo geometrico
Misura di tutte le cose."
Veramente tra le più belle, credo, delle tue poesie, che già sono sempre ad un alto livello.
Un abbraccio, e... nulla è perso! (tutto si muta...)
Axel

il 10/02/2004 alle 09:09

Grazio, caro Axel del bel commento e delle notazioni profonde.
Si; nulla è perso. Nulla si crea e niente si distrugge a ogni livello: anche mentale oltre che fisico.
Un modo di rappresentare un momento di sconforto superato e di esorcizzare paure latenti nella mente di un uomo che pur vive solo.
Un caro e forte abbraccio
Er

il 10/02/2004 alle 20:10
Jul

Molto onore alle tue composizioni, i complimenti si sprecano, mi lasciano perplessi i voti che raccogli, deduco trattasi di commissioni di geometri.
Un abbraccio,
Jul

il 10/02/2004 alle 20:42

Grazia cara Giulia per le tue parole.
Come scrivevo sopra, un momento di lucida insania per affrontare meglio il mondo.
Il giorno...perso! Non ve ne è mai uno: è sempre una conquista della vita sulla vita.
I voti...
L'invidia è una cattiva alleata. Pensa che quando è uscita la poesia avevo 30 letture e 37 voti (uno)! Misteri informatici...
Ma, secondo te, pensi che mi importi molto del "voto"? Mica siamo a scuola!
Io i voti li do all'università dove mi pagano per valutare i giovani. Ne farei a meno, sopratutto ora: darei "idoneo" o "non idoneo" in quanto la votazione "premiale" mi sembra un retaggio di una cultura "punitiva". Eppoi... ingenera, da grandi (?) la voglia di attribuire voti a tutti e il recondito sogno di diventare...Maestro! Ed è patetico e penoso.
Mi diverto a scrivere (un po' meno, per una serie di ragioni) e a pubblicare qui sapendo che suscita richiami di...uno!
Un abbraccio
Er

il 11/02/2004 alle 07:43

colgo brandelli di tempo....irenegiulia

il 16/02/2004 alle 09:48

Grazie per la lettura e l'apprezzamento
Er

il 16/02/2004 alle 19:43