PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/02/2004
8

Alienazione

Grigi palazzi si profilano fino all’occlusione dello sguardo
scenario metropolitano meramente conosciuto
spettacolo di tutti i giorni.
Cresce l’alienazione parimenti alla noia
poche vie di sbocco
portano alla perdizione purezze immote.
Nel sangue vengono lavate
esistenze dimenticate
di fantasmi moderni.
Cadaveri per la società
si aggirano tra gli scheletrici scuri edifici.
Monumenti all’oggi;
un oggi dimenticato e dimenticante.
Colori freddi in iridi sfumate.
Occhi spenti nell’albeggiare infermo.
Nelle ancor addormentate stazioni
si aggirano fantasmi scontenti.
Rifugiati in estroflessioni innaturali
perdono la loro stessa personalità con esse.
Facile la rassegnazione,
troppo difficile la lotta.
Ma quale sollievo nel lasciarsi cadere,
quale gioia nel circuire sé stessi.
Ed altri accrescono così le fila
di coloro che hanno smesso di vivere
pur non essendo del tutto spenti.


9

Risplende
sul vellutato notturno manto del mio rimorso
la luccicante spilla dei mie desideri
accompagnata da miriadi di carabattole
e cenci di poco conto
che alla luce dell’ultimo sole
paiono risplendere
come occhi di gatto
nella sicura e confortevole notte
amica di noi imbratta-pagine.
Abbraccio sicuro
oscurità amica
sguardi non visti.
Tenendo per mano nella sinistra la morte
e nella destra l’amore.
Dicotomia forzata
contrastata dall’ineluttabile verità dell’essere
commedia della vita e tragedia dell’anima
dipinto di giunoniche intensità
spruzzi di rifulgenza nel lenzuolo del cielo
luce stellare riflessa nel tuo viso
parvenza di statua
nell’immobilità incantata del marmo.
Freddezza al contatto,
gelo al pensiero
e profonda tristezza al congiungimento.


10

Irragionevolezza della giornata
perdo la testa per un niente
avvicendarsi di sentimenti disarmonici
chiuso in una scatola blu.
Tramonti ed albe rossoreggianti
si confondono ed accavallano
nel caos perpetuo
del mio pensiero.
Una finestra aperta sulla follia
sdilinquiti spazzi aperti.
Troppo folle per coesistere
e troppo poco per esserlo.


11

Maledico dai più profondi recessi dell’animo
il balzo urlante del mio spirito.
La maledico perché amo non amato
facile motivo per maledire.
Perché ha preferito un uomo allo spirito
come dar torto, uno specchio non è mai ben accetto.
La maledico per la sua verginità
eppur così consolatoria.
Detesto tutta questa rappresentazione
sputo sui simboli e sui miti
tramontate!
Sprofondate urlanti nel baratro
della vostra mediocrità
sudice creature aberranti
serializzate dall’utero di una madre
defraudato di ogni sua residua dignità
stanca di voi e della vostra ipocrisia
della vostra profonda stupidità.
Timorosi di ciò che vi supera
appassite maturando.
Ogni giorno si fa più vicino il momento della tomba
il momento in cui la stanca
madre di voi tutti
esulterà al decadimento dei vostri corpi
privi di significato
quanto in vita come in morte.

  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)