Mi cattura,
intarsio
di tele
magistrali
e fantomatiche.
Devastante
e torrenziale,
veemente
e forbito
si schiude
un pensiero.
Ci cattura
attanagliando
i tentacoli
che danno respiro
alle mine antinoi.
Ricorre
casualmente
e rincorre
frettoloso
quelle stanze
che di mano
ci sfuggono.
Lo catturo
aggrappandomi
alle deboli mani
che tende
deciso
verso il basso.
In picchiata
verso il tenue
mi assopisco
e guardo.