PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/02/2004
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Quanta ignoranza abita il mondo
tanta quante sono le persone che lo popolano.
Forse non è il male peggiore...
a essa può certamente porvi rimedio uno spirito acuto ed aperto a nuove prospettive.
E’ la chiusura mentale, la pedanteria, la macchinosità intellettuale, la superstizione, la scarsa intelligenza, l’attaccamento alle tradizioni ed alle ideologie la vera piaga minante l’evoluzione umana.






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Borgo di campagna immerso nella nebbia.
Aria pungente di prima mattina.
Paesotto travestito da città nell’idealizzazione della massa nazionale tendente ad esso.
Agglomerato alienante, ma certamente pratico se riferito alla materialità dell’acquistare.
Lo analizzo da un chiostro ormai stuprato della sua sanità.
Le bocche della menzogna qui procreano e partoriscono progenie di pareri discrezionali irrisori e ridicoli nella loro effimera logica.




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Sono stanco di portare a galla realtà scomode, di rivangare nella putredine, di calarmi nei più profondi abissi fino alle cisti incubate nella coscienza del mondo.
Vorrei rilassarmi e dipingere paesaggi con parole nebbiose, perdermi e ritrovarmi personalmente, in solitudine, senza relazione o confronto.









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ad Egon Schiele

Una strada di periferia
sottoposta ad un pesante cielo di piombo
alti muri su ambo i lati
alberi scheletrici intravisti
ad intervalli al di là di essi
così come lo sono case grigie a due piani.
Ora indefinita della sera
troppo chiaro ancora
per la luce di lampioni ad olio
e tuttavia troppo scuro
per giochi di bambini
ed un’angoscia che traccia linee
su carte altrimenti sminuite.
Tutto è grigio, tutto è incolore.
Eppur di gialli ed arancioni vennero cosparse le tele.
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.. descritto in pochi versi... l'universo e chi lo dimora... non serve cambiarlo, non avrebbe la stessa bellezza.. un bacione

il 02/02/2004 alle 13:33