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Pubblicata il 29/01/2004
Simona dorme
mentre il suo ragazzo le tiene la mano parlandole
e lei chissà cosa starà sognando,
Simona dorme
mentre gli amici le fanno ascoltare una compilation
e lei forse ma chissà quando si sveglierà,
Simona dorme.

Lei sta attraversando un tunnel
con la voglia di uscirne e correre
sui prati di luce che vede
abbandonando la propria ombra
ma una macchina la tiene legata a quel corpo
come un aquilone nel vento ad un filo.

Simona sta vivendo,
ha rotto le simmetrie
e sta vivendo la sua proiezione astrale,
un viaggio, sogno o emozione
dove l’anima si dimentica del corpo,
nient’altro che un veicolo.

Non parlo contro chi la ama ma per lei,
ogni anima
ha il diritto di scegliere
se aprire gli occhi e chiedere dell’acqua
o andarsene a scorrazzare per l’eternità,
spegnete quella macchina!
e lasciatela libera di scegliere.





Non è quel che penso,
ho soltanto messo in versi la trama d'un film.
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la poesia e' colma della tua sensibilita', ed e' intesa e bella..
il problema e' enorme...e proprio come dici tu..come si puo' rispettare una volonta' non conoscendola?
Ti abbraccio,,Luna

il 30/01/2004 alle 17:54

Già,
io non spegnerei la macchina a nessuno
nella speranza di un risveglio
ma a parte quanto sarebbe giusto,
nel film lo spegnimento della macchina
provocò uno schook
nella paziente che sbloccandosi
in quel modo si svegliò
ma penso che siano solo film.

Con stima ed amicizia.
AIRBAG.

il 30/01/2004 alle 18:31