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Utente eliminato
Pubblicata il 29/01/2004
Grandi bocche di strani fiori d'argento
S'intrattengono in sommesse conversazioni.

Lascerò la stessa fame annebbiata
Accanto all'albero di stagno, forse domani,

Quando il braccio artificiale di Mammina
Risveglierà inquieti macchinari.

Allora, cercherò di indietreggiare verso Est,
Dentro la mezzanotte violenta del Poeta.

Sei ancora nascosto, da qualche parte.
L'insetto sospeso al filo che già intravedo.
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