PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/01/2004
Quanto è dolce sentire
il tuo repiro interrotto
incespicare nel tuo petto trattenuto
dalle mani gelide!

E' inebriante il tuo nettare vitale
che mellifluo scorre in me,
fiume selvaggio che trasporta
ricordi di anime e di leggende passate!

In un attimo sfuggevole
due singoli ritrovano l'unità,
nel fermo abbraccio che sottende
vita e morte.

Tutto questo infinito attimo,
l'universo per un istante concentrato
sulla tua passiva esistenza.

Piccolo fiore sbocciato in inverno:
Dicevi che l'uomo non è nulla
oltre che fango e cenere.

Ora ti rendo
redenta
all'esistenza unica che credevi plausibile.
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Il vampiro come morte che sconfina nella vita...
ciao
carmen

il 30/01/2004 alle 08:56

la morte in fondo non è altro che una parte di vita...
un bacio... e grazie per la visita

il 09/02/2004 alle 16:27