PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/01/2004
"il poeta è un simulatore
finge così assolutamente
che riesce a fingere che sia dolore
lo stesso dolore che davvero prova"
(Pessoa)


Mi piace pensare al poeta
come qualcosa di ovvio
il protagonista
di un film di fantasmi
che proietta sulla pagina
una sua rappresentazione
un pronome
un istrione
una finzione
un ragno che tesse la tela
come una trappola
che lo imprigiona
un'immagine stilizzata
creata per essere ammirata
un Narciso che si rispecchia
in ciò che scrive
si compiace nel riflesso
e dimentica se stesso
ma in fondo è il portavoce
delle passioni e dei sentimenti
che riesamina la vita
esplora tutto quanto ha intorno
il paesaggio
l'epoca
la storia
le persone che respirano
l'aria che respira
e lancia messaggi
come un naufrago
in cerca della sua isola

(dedicata a J.V.P.)
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Cara Carmen,
davvero complimenti, perchè
da questa tua bella poesia
si può aprire una discussione
parecchio interessante.
Personalmente credo che il
poeta sia l'attore di un ruolo
non perchè "poeta", ma in quanto
essere umano che recita la vita.
La poesia è solo un linguaggio
(un bel linguaggio) col quale si
usa comunicare, stabilire relazioni.
Se dietro al linguaggio c'è una persona
falsa avremo una poesia altrettanto
fasulla. Se invece a scrivere è una
persona sincera anche la poesia sarà
sincera. Al di là del fatto che poi la poesia
sia più o meno bella, più o meno
stilisticamente gradevole (ma questa
è, appunto, una questione formale).
Come a dire: "ho visto un film fatto davvero
bene, con scene incredibili, ma che non
diceva nulla. O al contrario: ho visto un
film dai contenuti interessanti, ma
cinematograficamente inguardabile.
Ecco, il compito di chi scrive è quello di
trovare un equilibrio tra forma e contenuto
cercando comunque, come regola prioritaria,
di non mentire. Mai!
Un abbraccio grande e autentico
red

il 29/01/2004 alle 15:49

sagge parole le tue e quelle di Marco.
molto bella.
direi scritta come una sorta di.. "chi vuol capire, capisca e chi non intende, rifletta...."

ciao carmen
abbraccio
pat.

il 29/01/2004 alle 16:11

Una poesia bellissima, che pone domande su che cosa significhi essere poeta, sulle scelte di campo ( privilegiare l'etica o l'estetica ) e in ultima analisi su se stessi e sul proprio esistere... e poi, con quella frase di Pessoa in epigrafe ad inquadrare splendidamente il tutto. Complimenti sinceri a te e un caro saluto.
Michele

il 29/01/2004 alle 16:20

Hai compreso perfettamente lo spirito dei miei versi Le tue parole mi gratificano moltissimo e mi stimolano a continuare a scrivere. Ti ringrazio di cuore per la tua attenzione!
Un caro saluto
Carmen

il 30/01/2004 alle 07:40

Che piacere ritrovarti, cara Pat! Le tue parole sono uno stimolo a continuare a scrivere...
un caro saluto
Carmen

il 30/01/2004 alle 07:44

Proprio da quella frase di Pessoa è partito lo spunto per scrivere questi versi. I tuoi complimenti e le tue parole a commento sono molto gratificanti per me! Un caro saluto
Carmen

il 30/01/2004 alle 07:50

Ti ringrazio per la tua presenza e per queste splendide parole che mi hai scritto! un caro saluto
carmen

il 30/01/2004 alle 07:53

bella, molto.
un bacio
yama

il 30/01/2004 alle 10:39

Solo oggi mi sono accorta del tuo commento e ti ringrazio molto per l'apprezzamento.
bacione
carmen

il 03/02/2004 alle 16:10