Una poesia che sembra in certo qual senso prevedere una sorta di intelligenza artificiale, in grado di sostituire l'uomo in tutte le sue funzioni... ma l'uomo pensa, l'uomo soffre, l'uomo ama e vive, una macchina no. Triste poesia, ma bellissima e profetica. Un caro saluto a te.
Michele
Sono stata ispirata da uno scritto in scrivi.com di jaki ... dove si parlava dell'indifferenza nei confronti del dolore e della sofferenza ... della povertà ... di chi soffre ... ormai abitiamo il nostro microcosmo a dispetto di comunicazioni globali sofisticatissime e sembriamo tutti completamente indifferenti alle sofferenze del mondo ... abbiamo perso qualcosa di importante ... non credi? ... un abbraccione ... Cristiana
..e ti sembra di non avere piu'...si sono solo allontanate da te un momentino...poi torneranno fitte e solenni
un sorriso...Luna