PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/01/2004

Nomade filisteo
chiamò la terra libera d’egitto
palestina

allattò i suoi figli
infilò la vanga nella terra
ben oltre gli anni
uso capione

e invece no

maleducati
questi inglesi
in casa d’altri invitano la gente
e spartiscono la torta
della nonna
solo accettando
la ciliegina sopra
per non sporcar le mani
con la cioccolata
non si sa mai
sia merda

cosa può fare un uomo
che nasce in palestina
luogo d’un tempo
a mente aperta
ad ogni punto cardinale
ad ogni fede
c’erano allora i lettori
che informavano dei fatti i contadini
e tutti potevano sapere
dunque il dolore
di verità
peggiori d’ogni pensiero
perché
non si voleva
e non si vuole
come in ognidove
solo ignobilmente dominare
ma
sostituire
tutto il senso
d’una popolazione



così
di strage in strage
di villaggio in villaggio
gli ospiti
diventano padroni
e tra le tante tasse
per uomini di cultura
e senza lavoro
c’è quella per l’occupazione
del loro suolo
mah!
non sto inventando

solo penso
che il primo sasso
che gli è capitato in mano
l’hanno scagliato in fronte d’un ebreo
intifada
e
che hanno dovuto
inventare un’altra vita
in quest’inferno
che la gente d’occidente
gli ha concesso

per questo
al primo vagito
d’ogni bimbo nuovo
sull’uscio del portone
il fiocco nero

bomba
pur’io
disapprovando
nonostante

kamikaze








ad ogni uomo donna e bambino del popolo
che sia palestinese ebreo o inglese
oggi nel giorno della memoria universale
alla sofferenza dell'uomo sull'uomo


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Lacerante Kat...
lo sai che sono con te
fuori dalle logiche
dell'occhio per occhio
il sangue di noi tutti
è sempre di un sol colore
e anche di questo
dobbiamo portar memoria
Un abbraccio che non dimentica
red

il 27/01/2004 alle 13:00

cara Kat... hanno già detto tutto coloro che mi hanno preceduto... posso solo dirti che è una poesia di quelle che TUTTI dovremmo leggere e meditare. Grazie per averla scritta! bacione grande a te.
Michele

il 27/01/2004 alle 18:09

Quando qualcuno ha vissuto sulla sua pelle una sofferenza inflittagli da un suo simili, difficilmente riesce a ragionare, il dolore è troppo diretto, perciò, naturale il risentimento e forse l'odio, ecco perché, quel che serve è una mediazione e la mediazione può essere solo politica.
Ti bacio nella certezza che continuerai a fare la tua parte politica con i tuoi familiari, così come si tenta con la poesia

Kat

il 27/01/2004 alle 19:28

Lo sai che sono conte
che preferisco la rivisitazione dei modi di dire
e quindi, in questo caso, preferisco le parole di ghandi

"occhio per occhio
diventeremo tutti ciechi"

t'abbraccio forte
grazie
Kat

il 27/01/2004 alle 19:30

A perdere si è abituati
ma perseverare in questo caso è un dovere
grazie
un bacio jolly
Kat

il 27/01/2004 alle 19:32

grazie Ari
un abbraccio a te
in questo giorno di memoria del dolore universale
Kat

il 27/01/2004 alle 19:33

é che certe cose
t'arrivano al midollo, è difficile ignorarle
di tanti altri popoli e dolori e sopprusi si potrebbe parlare. Non ricordo di chi sia la frase

nelle guerre
i potenti mettono le armi
il popolo i morti

ti bacio anch'io
Kat

il 27/01/2004 alle 19:36

ora che hai finito di fare commenti
vai a dormire
e tienti pronto alla pugna della pace

ronfff ronffff

che ti bacio
si
ti bacio
Kat

il 28/01/2004 alle 00:07

Tasto dolente e difficile. Comunque semore brava.

il 28/01/2004 alle 07:12

Grazie del tuo mcommento gradito
un bacio
Kat

il 28/01/2004 alle 14:00