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Pubblicata il 27/01/2004



Sveva guardava il mare
Sveva guardava oltre,
guardava la linea indefinita
ove il cristallo del cielo
e il corallo del mare
si sposano
e danno vita
a quella perla di luce infinita.
E sognava,
sognava figure impossibili…
Seduta sulla gelida
sabbia invernale,
bagnata da poche gocce ghiacciate
che le spaccavano l’anima,
Sveva
fissava il suo pensiero
in quel che fu,
nel non più possibile;
rivedeva le sue pagine rosa
tra gocce di lacrime e pioggia
che la riportavano sulla sabbia.
Destò il suo sguardo
d’improvviso,
una briciola di cane
faceva feste nel suo grembo!
Spostò il suo sguardo
nella placida distesa azzurra,
un piccolo pescatore
tornava a riva
col suo carico di fatica.
Si voltò di scatto sul lato,
il palloncino d’un cucciolo d’uomo
la colpì.
Sveva sorrise.
Non era più sola,
la perla di luce era lì,
la vita era con lei.
Sveva non guardava più il mare,
non guardava più oltre…



(23/1/2004)

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...a riflesso di un filo di luce... non si è mai soli...la luce stessa fa compagnia...e la natura ne è la dimostrazione... un abbraccio

il 27/01/2004 alle 08:27