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Pubblicata il 25/01/2004
A colazione coi fantasmi


Non vorrai ritrovarti, un’altra volta,
a colazione coi fantasmi:
inzuppare i pensieri, a densi strati,
dentro melmosi stagni primigeni…
Non vorrai, spero, sotterrare di nuovo
le parole viventi in un ammasso
d’ansia, a palate, e nei quaderni
crivellare di sillabe gli spazi,
sferzando invano l’aria con la lenza
perché abbocchino all’amo quei ricordi…
pregnanti, inafferrabili, reclusi
dentro i laghi ghiacciati dell’infanzia
sorvolati, nel luminoso mattino,
da un lento treno d’etereo vapore,
nel silenzio struggente del tempo
passato.

Questa poesia parla dei miei fantasmi interiori, che cerco di esorcizzare con le parole e la poesia
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bellissimo questo dialogo-soliloquio...
lasciare che i fantasmi prendano vita con le parole...
ora volo a visitare il sito! un bacio e tante stelle..
paoletta

il 29/01/2004 alle 20:39
Jul

Scrivi bene e non sei mai banale, spero che oltre alla poesia tu sia dedita anche alla prosa perchè hai uno stile intrigante e deciso.
Un bacio,
Giulia

il 31/01/2004 alle 16:55