Con calma dolcezzza la sera
sui monti discende ed ancora
le cime, dal sole dorate
vestite son tutte di luce
Sulla collina tra larici pini e abeti
Sommersa dall’ombra la valle
Filtrava un tiepido sole
Colorando come battuffolo di cotone
Le piccole violette dallo stelo fragile
Coperte da muschio e solo l’ombra
Devasta il silenzio dei suoi pensieri
Non hanno parole aspettano la notte
Per farsi abbracciare dalle stelle e
Assaporare il suo nettare,
venne un vento come un corno
tremò attraverso l’erba e un verde brivido
la bagna, la scuote
passo la collina ..
una strana folla di alberi ansimanti
e staccionate in fuga ,
il campanile della chiesetta
impazzito riferì le notizie volanti
ai suoi abitanti,
quanto può venire quanto può andare
pare che veda l’angoscia e la pena
la dolce divina bellezza velata
carezze tessuto d’accordi
eppure quel magnifico paesino esiste d’avvero,
sempre sia lodato l’albero la cui mela,
malanconica dell’inverno anche
quest’anno è arrivata..
Nell’alto, inviolato silenzio
il fascino sente d’eterno
diviene canzone il fremito di un’ala.
la goccia di rugiada sopra il fiore
i l gioco d’ogni luce ed ombra
ed è poesia, d’ ogni nota, il suono..