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Pubblicata il 25/01/2004
Sordi rintocchi scandiscono
nessun può zittirli
spietati ti ricordano
memorie lontane
pezzi di vita confusi
nella nebbia della memoria
confondendosi tra di loro
con visi evanescenti
nomi biascicati
impresa impossibile ricomporli
il puzzle è troppo grande
la mente ha poco tempo
gli occhi rifiutano l'oltraggio
il cuore cammina lento
le mani trovano l'argento
il respiro un imminente rantolo.
I rintocchi continuano a correre
imperterriti messaggeri
di un tempo che vola via
ricordando che la meta
non lontana s'avvicina
impaziente lama ricurva
pronta a recidere il nastro
del bieco traguardo finale.
E nessuno può rinviare
l'ultima tappa della vita.


Saby 2004
Purtroppo ieri ho seguito un silenzioso corteo.
Non c'erano bandiere per quel sciopero ad oltranza.



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Grazie amico mio carissimo
Un cordiale saluto
Cesare

il 25/01/2004 alle 15:30

Ognuno di noi coglie, in certi particolari momenti, quel che più sente vicino a sé. Dietro un funerale, il senso della fine, del tempo che smetterà di rintoccare, la falce di Saturno sono richiami che la nostra mente fa al nostro corpo, invitandolo a non illudersi di essere perenne.
Bella e profonda.
Un caro saluto, Cesare
Er

il 25/01/2004 alle 20:12

Cara Tina, i tuoi commenti ormai hanno il potere di acquietare la mia anima e dare senso a tante domande che il destino ci riserva e ci tocca da vicino come in questo caso. In questo momento non so dirti altro, ma faccio tesoro delle tue parole.
Un grazie e un grande abbraccio
Cesare

il 26/01/2004 alle 18:46

Caro Ernesto, non sai quanto piacere mi faccia leggere il tuo commento che mi aiuta a superare un momento triste.
Un grazie ed un saluto carissimo
Cesare

il 26/01/2004 alle 18:50