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Pubblicata il 24/01/2004
Ogni cellula cantava e danzava,
celebrava l’estasi dell’abbandono
al mistero della sublime energia;
...e non c’ero nemmeno io,
non c’era l’altro,
non c’era nessuno
a rendersene conto:
l’ io ed il tu erano svaniti...
nel Nulla che Tutto Può.
Ora, sull’alone della serenità,
ricordo senza nostalgia.
E per quando Vorrà riaccadere,
ho lasciato la porta aperta.
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Il senso che ne colgo è il "prendere senza pretendere"
...Il vivere l'attimo senza nostalgia, ma con appagamento è un qualcosa che spesso sfugge, perchè vogliamo....vogliamo..... pretendiamo di fermare l'estatico attimo, alla fine perdendolo nuovamente, senza rendersi conto che la libertà dal conosciuto non risiede nell'idea malsana di avere per essere....Libertà è Essere e quando veramente Sei....dai e conseguentemente prendi tutti gli attimi che vorrai...perchè ora li Vedi e Riconosci!
Scusa se ho allungato un pensiero, ma è ciò che mi ha suscitato questa tua.....
Complimenti alla tua (..."Tua"?) estasi.....
Un bacio
ac

il 24/01/2004 alle 14:57

Ciao Albachiara!
hai colto pienamente il senso...
Grazie a Te, invece, per la lucida chiarificazione.
Un caro abbraccio
papox

il 24/01/2004 alle 15:42

Lucida??? no, estemporaneamente estatica!!
ciao... ;-)

il 24/01/2004 alle 16:05

Grazie di cuore.
Astratto...forse, non così tanto,
da quel che hai detto.

Un salutone
papox

il 24/01/2004 alle 19:49