Alcuni dicono che il segreto della felicità stia nel sapersi osservare dall'esterno e sorridere di se stessi. Il volto riflesso di cui tu parli, oleogramma vagante nel mondo che scorre dal finestrino, credo che faciliti molto questo esercizio. Singolare è l'immagine del vetro ostruttivo. E' come se tu cercassi di spodestare quel volto evanescente per essere in ogni luogo e in nessun luogo, in perenne movimento.
Devo dire che mi diverto proprio a commentare le tue poesie. ;-))
Ciao
Andrea
Magnifica poesia anche questa: il viaggio della prima poesia prosegue anche in questa, con la sua regolarità consolatoria, anche se devo dire è un po' ripetitiva e alla lunga offre l'impressione di un déja vu.! :-) :-) :-)
Bacinininini
Axel
Emozionante la tua poesia e le immagini che corrono via lentamente e malinconicamente.
M'
E' una poesia splendidamente metaforica, questa, il viaggio, il passaggio veloce del paesaggio attraverso il finestrino e al termine del viaggio ( inteso come un percorso iniziatico di esperienze )qualcosa/ qualcuno che troverai ad attenderti... bellissima poesia e scritta splendidamente. Complimenti a te e un salutone.
Michele
Mi spiace che tu non abbia colto il commento spassoso perché la tua poesia è postata doppia, in questo senso la definivo ripetitiva... perché è ripetuta... , ma voi umani non capire il mio sottile senso dell'ironia? La poesia è bellissima!
Bacini
Axel
Hai la stessa mia idea riguardo la malinconia, la nostra cara e sana malinconia....
mmmmmm...quanto me piace!!!!!!
;-)))))))
M'