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Pubblicata il 20/01/2004
restarono gli angoli a definire
il perimetro della tua esclusione
il verde smeraldo non brillava più
plumbea riprendeva la notte
mentre credevi d'essere un dio
ti ritrovasti terreno più che mai
con il fango scuro che dipingeva
l'ultima tua condizione disumana
eri l'escluso, il diverso, il perverso
il nulla, l'obliterato corpo inerte
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Punge e fa riflettere. I versi sono molto espressivi anche se per me avresti potuto ampliare ancora un po' definendo meglio i confini dell'esclusione. Cmq bella, mi piace!
ciao

Carmen

il 21/01/2004 alle 10:18

Un Icaro caduto,
cercando di salire in alto,
se si è stati incapaci di giungere
quel fine non ben definito,
poi...Bastano parole e sguardi
per rendere con sarcasmo,la dimensione
di una nullità che non era cercata.

Un abbraccio
Poe

il 21/01/2004 alle 16:22