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Utente eliminato
Pubblicata il 20/01/2004
Perche' se provo a muovermi
sento il freddo dell'acciaio
perche' se voglio correre
i miei muscoli non hanno stimoli
perche' se voglio amare
sento freddo nelle vene.

Te l'ho chiesto e tu mi hai detto
non ti far troppe domande
nulla ti manca
hai me che ti sostengo
hai loro da educare
la casa da accudire
e la notte ci sono io
da consolare.

Io la notte ti consolo
ma non riesco piu' a dormire
troppo freddo in questa stanza
troppo umido il cuscino
ed il tempo scorre e vola
fino ad oggi ho sopportato
le risposte che non mi hai dato.

Ho tutto chiaro nella mente
ora e' giorno e voglio uscire
la prigione non sono io
ma sei tu che mi hai legata
il tuo ricatto adesso ha un volto
che non intendo piu' guardare
il mio pensiero e' determinato
oggi chiudo col passato.







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E' una poesia che tratta con grande delicatezza e capacità di introspezione una vicenda al femminile... non so se sia autobiografica ( mi auguro di no ), ma in ogni caso con questi versi dimostri davvero una grande sensibilità. Un abbraccio a te.
Michele

il 21/01/2004 alle 18:44