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Utente eliminato
Pubblicata il 20/01/2004
Tu eri il ritratto incerto
Dei crepuscoli d'autunno
[Quando ore mute, e tenebrose
Risalgono lente la collina].

Eri il flusso di note amare
Di un violino dimenticato,
Che a sorsi anch'io ingoiai
Credendo di bere te.

Scalai a piedi nudi
Montagne di cristallo
Che offrivano panorami
Su logiche spietate...

E la danza delle anime,
Riempite di vuoto eterno,
Fu solo un'altra immagine
Del NienteAmoreGrazie.

Per trafiggere il mio corpo
Bastò spingere la lama,
Dai reconditi pertugi
Fino a penetrare il cuore.






... perché i crimini più difficili da comprendere sono quelli che non hanno un movente... come gli Amori che nascono repentini e poi, repentini, svaniscono...



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acc.. questo assassino ti ha fregato, ma almeno sapeva suonare il violino che già...se poi è servito a far uscire dalle tue dita questa meraviglia , questo pezzo di vibrazioni d'anima, questa lirica x i posteri che ne godranno nei tempi, senti pazienza tieni duro e soffri xchè il mondo goda di questa bellezza. Quanti equivoci quando crediamo di bere lui,certo che se era come dici nel primo verso che mi faimpazzire...doveva essere la fine del mondo.. ma... vedrai il prossimo.!! nell'attesa ti mando bacibacibaci
F.

il 20/01/2004 alle 17:02

Una velocissima planata sulle ali del mio drago, r poi scompaio, solo per dirti che questa poesia è stupenda e del genere che fa ribollire il mio sangue cremisi...
Un bacio
Axel

il 20/01/2004 alle 19:23

So che esprimi dolore in questa poesia, ma è descritto con immagini molto ben costruite, stilisticamente e con creatività che mi affascina.
bacini
Axel

il 20/01/2004 alle 22:40

Sempre piacevole leggerti e scoprire nuovi passi di liricità pura densi di umanità profonda.
Personalmente...l'assassina vestiva di bianco.
Ma, vedi, cara Veronika. La razionale spietattezza femminile non la potrai mai colgliere appieno per quel che di fiele e velenoso sa regalare all'uomo... Proprio perchè sei una donna.
Un bacio
Er

il 20/01/2004 alle 23:03