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Pubblicata il 19/01/2004


Alzo in alto al cielo
la pietra secolare d’arenaria passione
e sgretolare in mille schegge impazzite
l’ampolla della consuetudine
per ritrovar la pazzia andata
e vivere d’ali bianche
gli ultimi istanti d’una vita banale
nascosta nell’umido paravento
d’ogni notte solitaria.
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Versi profondi che fanno riflettere......

il 19/01/2004 alle 21:00

Alzi la mano chi almeno una volta non ha avuto il desiderio di dare un calcio alle solite consuetudini e divenire "pazzo" per un periodo????
Grazie primavera...
;-)
M'

il 19/01/2004 alle 22:16

Credo che almeno una volta nella vita si ha il desiderio di andare contro le regole ed abbandonarsi alla sana follia!!!
Ti abbraccio mia nuova e cara amica....
Un bacio (anche va'!!!) ehehehe
;-)
M'

il 19/01/2004 alle 22:17

Caro marc questa è veramente una bellissima poesia, classicheggiante nello stile e profonda nel contenuto, un pò disfattista nella parte finale e forse esageratamente enfatizzata ma m'è iaciuta molto e pure il titolo è magnifico
meriti un bacio speciale
Kat

il 19/01/2004 alle 22:55

Momenti di forte malinconia soffiano sulle vele stracciate al vento e rendono il mio vascello poco più che un relitto di marcio legno.
Un buon salutoi amica!
;-)
M'

il 20/01/2004 alle 19:48

Eppure penso che il tema principale sta a cuore anche a te!!!
Non hai mai pensato di dare un calcio alle "imprigionanti" consuetudini per vivere nella totale pazzia almeno per una giornata intera????
Un abbraccio Ale!
e mille piume colorate

il 20/01/2004 alle 20:36