Il passato
scorre veloce
le immagini
dei nostri giochi
fino all'opaco
Zaffìro
del nostro primo
bianco letto
Il mio amore
l'acquazzone tempestoso
tremava
al cospetto purpureo
della Luna
fra dense nubi
sconcertate
e scroscianti
che l'chiaror dell'orsa
con lenzuolo funebre
mascherava
agli occhi speranzosi
Ma poi
sulla prua
asciutto
si è destato,
ed a nuova vita
ha aperto gli occhi:
il tuo ricordo
semper
in me vive
tenacemente ancorato
come la cozza
sull'arido scoglio
Neppure il rancore
di violente
ondate
che seppellirlo
ardentemente bramava
può nulla
contro l'eterno sentimento
che in sottile
tela di ragno
la schiava volontà
cinge
Per quanto
oscura
la tua morale
possa divenire,
Per quali
macabri genocidi
il tuo cuore
possa celebrare
Dal tuo giogo
semper
penderai
Damocle
sulla mia
nuda gola bagnata