Molto bella, Antilope. La condizione dell'uomo è, in un modo nell'altro, dettata dalla solitudine. I nostri pensieri albergano soli nella nostra mente, viviamo da soli in quest'involucro di carne e non vi è per noi speranza alcuna che questa solitudine svanisca. Essa diviene tuttavia insopportabile quando la gabbia in cui i nostri pensieri vivono, è arroventata dai raggi del dolore. Ecco che la nostra mente diviene insofferente e cerca distrazioni dalla propria originaria solitudine. Una bella lettura
Ciao
Andrea
Lo sai, Antilope ? Ho il vago sospetto che Occam non si farà vedere per un pezzo, su questo sito. Che si sia preso un anno sabbatico ? Tu che ne dici ? ;-)