PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/01/2004
Cosa può esserci di vero
nel vagone ristorante
di un treno che non parte
e senza arrivi
il dito scorre
sulla linea liberty
del finestrino
dell’orient express
senza vedere niente
che quel che c’è
mi sono rasa la lingua
prima di uscire
ma attendo
che gli occhi del mio istinto
non m’ingannino
la ragione
vince sulle voglie
troppo spesso
allora
il sonno
al traballare
del mio letto
sprofonda dolce
e
in quest’amara libertà
che cambia
i pannolini
al mondo
mi culla la nenia
della pena
per l’altrui sopravvivenza



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Ria

hai un bellisimo modo di comuicare sensazioni ed emozioni; molto coinvolgente ed appassionante.
Mitica!
ciao Ria :)

il 18/01/2004 alle 21:27

mi piacerebbe usare il tuo stile, ma non conoscendolo, uso il mio
grazie per i complimenti
il film l'ho visto

un bacio a te
Kat

il 18/01/2004 alle 23:34

grazie del gran bel complimento
un bacio
te lo meriti
Kat

il 18/01/2004 alle 23:35

e una ninna nanna
ti canto
per un sonno
di sogni
d'incanto


almeno quelli
Kat

il 18/01/2004 alle 23:36

ti voglio
non ti voglio
come allora
ora

kat o musa che sia

il 18/01/2004 alle 23:49

Fantastica, ha un sapore speciale! :)

Complimentoni e baci

Rob

il 19/01/2004 alle 14:22

Poesia intimista che si discosta un po' dai tuoi abituali contenuti. Si legge un senso di noia e di repulsione nei confronti della cruda razionalità del mondo, scarsamente incline ai sogni, fatto d'atomi e di evidenza. Singolare è la parte finale dove mi sembra di intravedere una tua visione del mondo che non riesco tuttavia a decifrare se non come un'amara considerazione sui limiti di questa libertà in cui affermiamo di vivere e sulla sue velleità di mostrarsi quale modello universale. Dolente e coraggiosamente pessimista.
Un bacio
Andrea

il 19/01/2004 alle 14:51

Stavolta Andrea, parlo proprio di me, io ho adorato e adoro i sogni e le illusioni, pur vivendo la quotidianeità con i piedi per terra, eppure, le esperienze a volte mi feriscono, e soprattutto, mi ferisce la mancanza di sincerità, questo mi ha poerata ad essere guardinga e a punire chi mi inganna... nella poesia ho scritto a cambiare i pannolini e volevo dire che la gente se la fa addosso e quindi si limita a sopravvivere, perchè ha paura di perdere qualcosa, dicendo la verità.
Intendiamoci, io non sono così pura, ma il percorso continua da sempre e, alòmeno per i grandi temi, mi riesce.
Sono stata un pò lunghetta ma so che mi perdonerai
grazie
ti bacio
Kat

il 19/01/2004 alle 16:28

Come il tuo commento
un bacio a te
Kat

il 19/01/2004 alle 16:29

E' una poesia splendida, per il contenuto disincantato e amaro ma sopratutto per lo stile di questa lirica: senza segni di interpunzione, senza pause, come un flusso continuo di coscienza... mi hai fatto ricordare il memorabile finale dell " Ulysses " di Joyce... complimenti con un bacione grande e senza pause, ne virgole, ne punti...
Michele

il 19/01/2004 alle 17:47

la punteggiatura fa difetto alla mia poesia, preferisco gli accapo, dell'Ulisse ho letto solo alcune pagine, ma ho avuto la faccia tosta di parlarne spesso
un bacione senza pause mi piace
uno anche a te
Kat

il 19/01/2004 alle 20:58

ohilà ma che commentone gratificante mi hai fatto
ti ringrazio di cuore
Kat

il 19/01/2004 alle 21:00