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Pubblicata il 18/01/2004
Da queste sponde
osservo il lento
andar del fiume
ché già d'argento
or nero arriva,
ed alla foce sbocca,
trascinando pensieri
che stamani di pioggia
ricama i suoi flutti
e sembran sentieri
di piste che attendono
ch'io scavi la roccia
che porto nel cuore
lasciando l'odore
che addosso mi preme,
odore d'amore lontano
ed oggi io ascolto
con suoni e parole
quel ch'io sono
e da te mi porgo
non solo di ieri
ma di oggi, domani
io penso e cullo
morboso e scruto
il mare lontano,
e attendo cresca
quel che vita rimane
di oggi, il mio seme.

Marco

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molto bella Marco...
un saluto
Dina

il 18/01/2004 alle 16:43

Pardon per il ritardo, sono giorni d'impegni straordinari per la mia professione. Grazie per il tuo commento, amica mia, mi sei sempre cara.
Marco

il 21/01/2004 alle 20:59

Avevo meno di 18 anni quando, dal ponte di quel fiume, mi tuffai per scommessa sfidando la paura con quel tanto d'incoscenza che mi ha sempre accompagnato. Ricordo la paura, tanta, da mozzare il respiro. Fosse il caso, oggi, mi ritufferei. Per l'ultima scommessa. Subito.
Marco

il 21/01/2004 alle 21:16