PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/01/2004
la Storia umana come simbolo fallico

i ferventi giovini delle rivolte da museo
se ne lavano le mani
nella polvere magica

che li trascina in estasi di bava
a rantolare la bibbia Dada
alle porte della notte

come si chiamava questo generi di teppisti
nella Germania di Goethe?

*

vuoi che mi spari per provarti amore?
(e soprattutto, chi sei?)

il tuo labbro trema come quello di un roditore prossimo a morire

piuttosto lo scudo umano a Belgrado
piuttosto lo scudo umano a Baghdad

*

e sarà un fragile risveglio (cristallo nella pelle)
nell'era senza bretelle
e lì ne vedremo delle belle

poi scalato il tetto del mondo
saremo tutti una melodia di flauti
nel vento indifferente e freddo

ma staremo bene

e lontano da ogni umano rancore
dando libero sfogo alla vescica
pisceremo su Hegel
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Grande poesia!!!Bellissime le ultime due parti...bravo non ti conoscevo ora ti leggero spesso.Ciao da Ale

il 16/01/2004 alle 22:41

Il nichilesmo fiammeggiante un che si intravede nei
tuoi versi, condito da pessimismo cosmico, fa spesso da contappunto ad una pernacchia alla Totò,
al gerarca di turno umano o filologico che sia...
Leggerti è sempre una palestra per lo spirito.
Ciao
Sergio

il 17/01/2004 alle 09:25

Esilarante e piena di carattere! Mitico!

Ciao

Roberto

il 17/01/2004 alle 12:08
Ria

che bellaaaaaaaaaaa!!!!
Grande!!
Ciao Ria :)

il 18/01/2004 alle 16:28

t sofrivi di pobrlemi al cerviello

il 19/04/2017 alle 01:13