PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/01/2004
Rumori di fondo
sinapsi in rivolta
confuso invitante
nitrir di pensieri
che saltano vorticano
seguono il corso
del fiume di sangue
in alveo di vene
Afferro il più giovane
avvinto al suo crine
lo invito alla corsa
lo sprono all'imago
Volante attraverso
le Terre di Mezzo
sul viso assaporo
folate di inverni
Mi beo dei colori
d'un cielo dischiuso
in torpida guisa
di rossa crisalide
Percorro sentieri
dal ritmo scosceso
sospesi, sorretti
da inani giganti
dal guardo impedito
da velo di pietra
conducono dritti
in nucleo di Luna
di dove gridando
pulsando l'esistere
sapro certemente
ripiovere
luce


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Grazie, Nero. Si, lo penso pure io. Il fatto è che a me piace esplorare e 'cavalcare' questo meraviglioso strumento espressivo che è l'Italiano, così provvido di sfumatore e potere immaginifico. Col tempo molte delle mie poesie sono state scritte sull'onda di questa mia continua ricerca stilemica e lirica, sacrificando a volte la natura prima dei miei contenuti originari. Infatti questa poesia è stata scritta di getto, apportandovi pochissimi ritocchi. Ho semplicemente ascoltato e fabulato, come i chierici vaganti dell'Era di Mezzo.
Un caro saluto a te
Andrea

il 17/01/2004 alle 15:23