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Pubblicata il 13/01/2004
Occorrono
non le carezze
bensì
pugni e stoccate
per frammentare
in infiniti granelli
la lastra di ghiaccio
che mi separa
dalla tenerezza del tramonto.

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Una cosa a cui mi hanno fatto pensare questi versi è che il tramonto bisogna andarselo a cercare, a meritare, e bisogna sapere il dove ed il quando si direbbe che è una delle cose più normali e assodate, il tramonto chi non lo ha mai visto e chi non ci ha mai fantasticato, ma quanti di noi, lo hanno davvero perseguito e meritato e "frammentato" lastre di cristallo per raggiungerlo e crogiolarsi poi nella sua dolcezza...
Giuro che il prossimo che mi capita cercherò di conquistarlo, che sia quello del giorno o che sia quell'altro quello ineluttabile....
Ciao
Sergio

il 14/01/2004 alle 14:20

Meglio che sia quello del giorno, coi suoi colori pieni e assenti allo stesso tempo, il tramonto preludio della notte, luogo da cui le stelle partono e si formano.
Grazie del commento
i(a)o

il 15/01/2004 alle 13:23