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Pubblicata il 13/01/2004
So che questa non è una poesia, ma non posso fare a meno di ricordare qui una ragazza poco più che ventenne, morta oggi, 12 Gennaio 2004, in un banalissimo incidente stradale, un giorno di sole come tanti, alle ore 10,00 di mattina...


Stasera la luna in cielo è diversa: mi ripaga con la stessa noncuranza con la quale a volte vivo la mia vita, senza accorgermi della sua presenza.

Percorro, per l'ennesima volta, strade semideserte, dolcemente accucciate nel grembo della dolce campagna marchigiana. Sembra stiano dormendo, ragiono con me stesso, avvolte come sono in una morbida coperta di foschia donata loro dagli strascichi di un'ennesima giornata di gennaio.

Veramente strano, mi ripeto, avere l'impressione di non conoscere affatto la strada, nonostante l'abbia percorsa migliaia di volte, proprio come l'uomo, in costante ricerca della propria strada dopo millenni di presenza sulla terra.

Non per te, sorella mia, distrattamente estirpata nel tepore del sole mattutino. Avevi gli occhi aperti, fissi verso il cielo, una domanda fra i denti e orecchie sorde a qualsiasi risposta.

Chissà lo stupore nel sentire la morte, nel giorno inaspettato, poco dopo il risveglio nelle coperte ancor calde che ora lasci vuote...
Fiumi di gente intorno a te, spettatori solitari aspettando un medico, per sentirsi ripetere che la vita è fuggita, e che ora hai l'onore di essere morta "ufficialmente".

Vorrei svegliarmi ogni giorno all'alba della concretezza, vivere al calore dell'amore, ed addormentarmi al tepore della dignità e spero, cara amica sorella, che la morte t'abbia colta in un giorno di questi, in cui a malincuore te ne vai, uscendo da quella porta a testa alta!

Stasera la luna in cielo sembra diversa, ma forse in fondo sono io ad essere cambiato: mi sento solo, e un po' più fragile di ieri...

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caro Lucio
è difficile parlare di poesia quando il dolore per una vita persa è così improvviso, chiunque essa sia, a te vicina o più lontana, ci accomuna questo sentire e questo destino comune. le tue parole sono vive e seppure nel dolore, molto poetiche.
non so che dire
ti bacio
Kat

il 13/01/2004 alle 00:21

... strano che a volte sia necessario passare per queste strade per capire la vera essenza della vita ... eppure è così ... sempre troppo tardi ... forse però ... non è così tardi ... e sarebbe il pensiero più dolce da dedicare ad una vita non vissuta ... ad una tragedia così inspiegabile ...
un abbraccio forte
Cristiana

il 13/01/2004 alle 00:55

le più belle parole amorevoli che potevi surrurargli, sono qui, in queste righe.

Questa tua, mi ricorda la mia tragedia.
La mia Elisa è mancata così, in un banalissimo incidente per un animaletto che le voleva attraversare la strada e lei non ha voluto ucciderlo....

Bacio e abbraccio Lucio.
molto bella e sentita questa tua, davvero.
Patrizia

il 13/01/2004 alle 09:41

Caro Lucio.....è straziante dover parlare di morte soprattutto a un'età così giovane.....ed è straziante leggere queste tue parole che sono colme di dolore vero.....non ci sono parole, ed è inutile commentare....solo un caldo abbraccio....
Mary

il 13/01/2004 alle 10:50

Nella tua lirica parole che toccano il cuore dimostrando la tua grande sensibilità. La morte a vent'anni non può mai lasciare indifferenti........
carmen

il 13/01/2004 alle 11:47

Nessun commento...solo lacrime di dolore.
Mi spiace tanto
Un abbraccio
Fra

il 13/01/2004 alle 17:06

in un giorno di sole, ero in vacanza sulle dolomiti, mi raggiunse la notizia di un amico morto in un incidente di moto, aveva un'anima bellissima era tenero, dolce, eragiovane bello allegro,..ma avrebbe potuto essere anche altra cosa..era mio amico...ed il sole ,come a te mi era parso un ingiuria,e la bellezza del paesaggio una sfida...sono corsa da sola su un prato, piangendo tutte le mie lacrime, poi e' arrivato il soffio del vento a portarmi la sua carezza..e dolcemente e lentamente ho capito che anche quello strazio era parte di me, della mia vita
Ti abbraccio sperando che qualcosa che assomigli al mio vento ti dia pace
LUna

il 13/01/2004 alle 17:10