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Pubblicata il 11/01/2004
Tu mi conosci come nessun altra
gli occhi tuoi vedon dove io viaggio
le orecchie tue odon cio che nemmeno io sento
cerco di vedere oltre le parole, come tu mi hai insegnato
chissà se senti quando il mio polso accelera al solo pensiero di risentirti.
una sera mi dicesti due persone vivono in tè una romantica giocosa e spensierata
una seria e problematica che lotta ed impreca giorno dopo giorno con la quotidianità.
lunga è la via da percorrere per potersi sedere su quella panchina dove ora siede quella chioma eburnea serena e felice.Ma se mi aiuterai, nn più ripida e tortuosa sarà la china.
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intimistica,prosata e non molto comprensibile, ma certo interessante in alcuni suio aspetti
ciao
Luna

il 12/01/2004 alle 11:52

Ben poca cosa è la mia rispetto hai tuoi scritti ma sono felice se ti ha incuriosito:) ciao e grazie

il 12/01/2004 alle 21:28
Jul

Non dobbiamo pensare alla vecchiaia come ad un declino, certamente in età avanzata si ha paura e si diventa più fragili (malattie,solitudine,mancanza di mezzi) appunto per questo la società attuale dovrebbe maggiormente lavorare per affrontare i problemi dell'età "eburnea". Certamente, in due, tutto si affronta con più coraggio. Auguri per tutto.
Un caro saluto,
Giulia

il 31/01/2004 alle 18:12

Grazie Giulia ho visto il tuo sito sono lusingato che un artista come te legga i miei scritti grazie davvero!!

il 02/02/2004 alle 21:05