PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/01/2004
Pareti di solida roccia,
mura di cemento armato,
travi di legno marcio
sparse sul pavimento.

Il tempo si è fermato,
tracce di vita passate,
tracce di morte e dolore,
e su tutto il velo opaco
della polvere di decenni.

E' un tempio all'umana idiozia,
un monumento alla barbarie,
un luogo sacro di reliquie.

Attraversiamo sale anguste,
saloni giganteschi,
scalinate imponenti.

Nessuno parla, nessuno osa.
Ascoltiamo in silenzio,
e in silenzio ce ne andiamo.
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..un fortino quale rifugio dalle insidie del mondo...A volte neppure le sentinelle riescono ad impedire ai nemici l'invasione... e allora ci ci rendiamo conto che nè il fortino, nè le sentinelle possono essere fonte di riparo dall'idiota.. Daina

il 09/01/2004 alle 08:05

Beh la tua è una delle possibili interpretazioni di questa poesia...
L'ho scritta ripensando alla costruzione fortificata che si trova sul monte Tudaio di fronte ad Auronzo di Cadore. Sono le sensazioni che quel luogo, un tempo di morte e violenza, mi ha trasmesso. Dopo tutte le poesie che sono state scritte ieri su luoghi che suscitano ricordi, io ne ho voluto scrivere una su un luogo che suscita emozioni.
Ivan

il 09/01/2004 alle 09:45