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Pubblicata il 08/01/2004
Io vorrei intuire, dalle volute
della tua voce descritte nell’aria
e svanite ai miei occhi subitanee
come nuvole eccelse, la tua vera
sostanza, sortendo da questa vana
illusione: palude di specchi che
moltiplica soltanto il mio affanno.

Non so come accadde,
né mai se avrà fine questo rifugio
mutato in catene, amaro limbo
del non essere ancora: agogno
ormai soltanto la stasi del
tempo, l’istante che un flebile
sogno colora.
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Jul

L'deale non è reale,
si può anche cercare,
addirittura sognare,
ma se arrivi a bluffare,
niente più vale.
Ciao,
Jul

il 08/01/2004 alle 19:25