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Utente eliminato
Pubblicata il 08/01/2004
Il magnanimo cui l’oltraggio è lode e
Lusinga di virtù il ricever torto
Specchiano i miei occhi d’ametista.
Al mio supplizio d’attesa sulla riva
È leit motiv d’antitesi straziante
il fragor d’onde scure e battenti.
La mia voce di soprano tesse
Il manto di luce e il tuo fuoco
Lassù scintillerà.
Per me solo un nappo d’argento
Il liquore bevendo, chiuderò
Il cerchio in risonanze
Caleidoscopiche.


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Con voce di soprano tessi e declami magnifici versi......Ciao
Carmen

il 08/01/2004 alle 10:45

Davvero notevole questa poesia e la tua grande capacità espressiva emerge in maniera assolutamente originale...
"... orsù libiam
dai lieti calici..."
Complimenti davvero e un salutone a te.
Michele

il 08/01/2004 alle 18:12