Pascolo vermiglio di fiore, gente
dorata. Mondo informe della fine.

Nella pioggia di questa triste brina.
Nel ramo caduto e soffiato a fondo.

Sopra l’orologio pendola l’anima
di questa storia che fugge disciolta.

Aspira ogni tremulo fremito.
Non sfuggire ancora, l’ombra del morto.

Se nella scura tragedia dei tempi
qualcuno s’affossa solo, silente.

Guarda - più non tace il corpo di bestia,
fatto sale - la via di quella tela.

Nell’arte che un dramma cela – sipario –
troverai delizia e menta e profumi.

Fuggire via. Via. Questo si deve, il buio
non fa parte di noi. No. Lui no. Non lui