PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/01/2004
Fa freddo.
Un freddo tombale.
Date un cappotto alla terra.
Copritela prima che tremi.
Troppo tardi lei sta tremando.
Il tepore del sangue la quieta.
Sangue rosso a volontà.
Sangue di povera gente.
Fa ancora freddo.
Ma solo nei cuori dei disperati.
Altri cuori di pietra blu non piangono.
Fa sempre più freddo sul mondo.
L'alito sale come una nuvola.
Lento.
Si mescola ai gemiti rivolti al cielo.
Un cielo come tetto fornito gratis.
Per ora.
Il tributo di sangue non basta.
Il domani è l'ossigeno.
Fa freddo nell'universo...terreno di pochi.
C'è il gelo nelle tombe di tanti.
C'è il gelo per chi non conta.


Saby 2004
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caro, tenero, sensibilissimo amico, che splendore di poesia hai scritto, e questo gelo della terra lìho sentito addosso misto all'odore del sangue...molto intensa davvero!
a presto Luna

il 05/01/2004 alle 16:02

Un lamento che dall'anima sale al cielo sempre più freddo e insensibile...
Bellissima poesia, drammatica a raccontare un dramma "di povera gente"... se proprio la terra esigeva un tributo di sangue, ha scelto proprio male... :-(
Salutone a te caro
Eros

il 05/01/2004 alle 16:19

Grazie cara Lunetta, metto i tuoi complimenti in cassaforte perchè l'ho rifatta almeno dieci volte. Volevo darle una cadenza che trasmettesse dolore e rassegnazione e una piccola dose accusatrice alla Prevert (col rispetto dovuto).
Un bacio....caldo d'amicizia
Cesare

il 05/01/2004 alle 20:17

Caro Eros, ti ringrazio per il commento favorevole per un pezzo faticato per tanti motivi.
Un grande ciao
Cesare

il 05/01/2004 alle 20:19

Cara Tina, è veramente difficile capire il perchè di tante cose, che a volte sembriamo non contare nulla su questa terra che ci mette alla prova ogni giorno. Anche affidandoci alla spiritualità restano amarezze tali da dubitare dell'esistenza di un Dio.
Scusami per le mie parole dure, ma succede di avere dei dubbi e mentre li hai ti ritrovi a pregare lo stesso Dio sperando che sia meno indifferente.
Un abbraccio
Cesare

il 06/01/2004 alle 07:59

Carissima Tina, tu sai che non riderò mai sui concetti che scrivi e che, se rileggi bene quanto risposto prima, non mi sembrano distanti dai miei pensieri e non la considero nemmeno una tirata, ma solo uno sfogo legittimo su un argomento che sentiamo particolarmente entrambi, toccati di persona da pesanti situazioni dolorose, ma affrontate con coraggio, e sul tuo non ho mai avuto dubbi, anzi ancor più difficile da superare. Il mio era solo un momento di scoramento e in quell'"indifferenza" presunta mi son ritrovato a pregare per continuare a lottare.
Un affettuoso abbraccio
Cesare

il 06/01/2004 alle 13:51

Perchè anch'io ho la sensazione di avere una sorella in più? Ed è una bella sensazione! Il bene che ti voglio non te lo so quantificare, cara, dolce Tina.
Una carezza
Cesare

il 06/01/2004 alle 19:46