PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/01/2004
Cenere
ogni mattina
la cenere del giorno prima

l’inverno

chi va
e chi viene
il fabbro
m’ha rubato il cancello
pare fosse rotto
sta di fatto
che il vento
fa come vuole
e
non c'entra
ma
gli aghi di pino
si vedono tutti
uno a uno distinti
se non nevica

i soldati
se la fanno addosso
ma lo schermo
non trasmette odori
sembrano fieri
e convinti
che sia giusto
stare in guerra

mio padre è caduto
s’è rotto la testa
così
m'ha detto














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Quanto è bella questa poesia! Il tuo modo di scrivere è davvero personalissimo e assolutamente originale e questi pezzi con cui sono composte le tue liriche, che sembrano buttati li a caso e che solo alla fine si compattano e rivelano una grande poesia, hanno un fascino unico. Bacione, sempre molto grande, sempre più ammirato.
Michele

il 04/01/2004 alle 12:56

...e nei tuoi deliranti ed innocenti pensieri, i miei si specchiano come un cigno nel letto del suo lago,
a contrastar l'inverno e i suoi acciacchi.

P.S. Non parlarmi di....cenere....mammamiaaaa

il 04/01/2004 alle 14:54

pensieri giusto
così come vengono
come quando uno dice
quello ha molti pensieri
sinonimo a volte di preoccupazioni

un bacio a te grata
Kat

il 04/01/2004 alle 16:24

come sai fare i commenti tu...
sei molto gratificante per me
un bacio al calduccio
Kat

il 04/01/2004 alle 16:27

Sapessi lucio
come entro ed esco con facilità e felicità dal mio cancello senza
ma
il fatto è che il cancello
serve
non tanto per i cristiani
quanto per i testimoni di geova
e per i cani
che di tanto bosco
vengono a gare la cacca nel mio giardino
oh, solo i cani eh!

cancelliamo i cancelli
di bacio in bacio
Kat

il 04/01/2004 alle 16:32

C'è poco da delirare
è tutto vero
lo sai tu di legna e camino no?
t'acciacco con un bacio
Kat

il 04/01/2004 alle 16:34

Mia cara dinda, mio caro cocco
voglio scrivervi queste due righe, perché non s'usano più le lettre, ma a me piacciono ancora, anche se il mio postino non è il mio tipo.
Voi sapete che quel che sembra un delirio dei pensieri è tutto vero, come è vero il contrario, insomma, finalmente è arrivato il fabbro e s'è portato il cancello per ripararmelo, così la prossima volta, se non sarò in casa, sarete costretti a scavcalcare, perché vento, che non sa aprire il cancello si è ricavato da qualche parte un pertugio e certo ve lo indicherà. L'inverno mi fa pensare di più alle sofferenze, e quindi la paura dei soldati credo sia più forte e più dura la loro vita. in quanto a mio padre, gli hanno messo due punti perché è caduto per le scale, ma ora sta meglio, per il resto va tutto bene.
questa lettera mi fa pensare a totò e peppino che credo scrivessero una cosa del genere:

cara mamma, caro papà
io sto bene
alla cavalla s'è cecato un occhio
così spero di voi

ridi, ridi

un bacio
Kat

il 04/01/2004 alle 16:43