Novembre-Dicembre 2003…..in attesa della laurea
In questo stato di confusione
sono presente ma la mente mente
breve è l’arrivo
i passi sono delicati e posati
ho voglia di correre più veloce
queste mani legate
irritano la pelle
sono quattro soli mesi
ma hanno l’oro ad ogni ora
sbircio oltre le feste
e scorgo la tempesta
ho i brividi e la paura
fa compagnia alle emozioni
canzoni di metallo
lo sprint per aumentare
la frenesia d questo ballo
canzoni di plastica
nei locali per gustare
sbandamenti elastici
e poi in una cupola di libri
con neri umori
occhi gialli e ibridi
dopo gli studi incolori
la pazienza è assenzio
la costanza essenza
la transizione
mi ubriaca e rende fioca
non più sfavillante
ma gioco d’ombra
pelle fiordilatte
capelli mai addestrati
e schioccano sbadigli
per i lavori accumulati
metamorfosi della mia pelle
sto sgusciando
via dalla mente mentecatta
dell’universitaria
biblioaperitiva
ma come sempre più concreta
la realtà non è nel trattato
ma negli occhi dello sconosciuto
che da te non chiede il paragrafo saltato
ma concreto e più palpabile aiuto
grazie per avermi buttata
puerile liceale
nella sostanza a tuttotondo
e così che ho visto
simultaneamente il libro e il mondo.
E ora
a metri quattro
non l’assestamento
c’è fallace quiete
ma dritta al centro
senza passeggiare
sfondamento
di testa a mo’d’ariete
e primeggiare.