PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/01/2004
Sedute, sei piccole donne parlano
di sei bambine che non ci sono più.
Sulle pagine del diario dell'anima
si viaggia sul treno blu dei ricordi
che indelebili rimangono
sul lungo binario della memoria.
Ascolto la vostra storia
e vi vedo lì intente nei primi trucchi,
vi vedo soffrire per i primi amori,
vi vedo ridere in mezzo ai fiori
che la vostra gioventù vi ha donato.
Quanti fiori sono appassiti,
ma quanti ancora ne sono sbocciati.
Piccole donne, le vostri voci son cambiate,
i vostri seni son maturati
come frutti di antica primavera,
i vostri sogni sono cambiati,
ma il vostro sorriso è sempre lì,
pronto a consolare, a eclissare
ogni lacrima dei vostri occhi.
Ridete dei vostri amori perduti,
gioite per i vostri amori trovati,
credete in questo vostro amore eterno.
Piccole donne, sedute attorno
a un misero banco di scuola
crescete davanti ai miei occhi.
Le vostre bambole senza vita e senza morte
sono passate ad altra sorte.
Vi vedo lì a creare nuove avventure,
a scrivere lettere tra le lacrime,
a vincere le vostre paure,
a chiedere i vostri diritti,
a combattere per la vostra libertà negata,
a scherzare senza senso come matte.
A volte siete così fragili,
a volte siete così forti
altre volte siete abili
a uscire da incredibili situazioni
e ad altre vi perdete
in inutili complicazioni.
Piccole donne, vi ho volute bene
come sorelle d'infanzia,
spero che nelle pagine del diario
della vostra dolce anima,
possiate scrivere il mio nome
che per un lustro appena
è vissuto sulle vostre labbra.
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