PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/12/2003
Finestre
socchiuse
lanciano
spighe
di vento
contro arsenali
di notti
fameliche.
Sorde
e soffuse
galoppano
sulle code
degli ultrasuoni,
fuggiti
anche loro
da mezze
esistenze.
Code
che si riuniscono
impercettibili
su intere
assenze.
E la volta
crolla.
Futuro
intervento
del cielo
a spazzare
dal viso
le macchie
di torbido,
a sciogliere
amari sapori
nel dolce ghermire.
E la torre
pende.
Di luci
e baci
si nutre il risveglio
dopo la notte insonne.
Di voci
urlate
dal sangue
che riempie la testa,
pesante,
gravida
di noi.
Anche se non si vede
il sole c'è sempre,
ricordi?
Scuse
cucite
da strappi,
legati
da fili ambrati
sempre tesi,
pronti,
a vibrare,
a fremere,
a tremare.
Ancora una volta.
Una lacrima
che brucia
è una risposta
infinita.
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Eheheh... anche a me ha fatto piacere questo tuo commento, visto? ;)

Ricambio ogni virgola!

Roberto, anche io '86... siamo i migliori! ;) :P

il 31/12/2003 alle 14:21

Grazie... esagerato! :D

A rileggerci

Roberto

il 31/12/2003 alle 14:22

Bacissimi anche a te, maestrina mia! ;)

Grazie come sempre per il commento e augurissimi! :)

Baci

Rob

il 31/12/2003 alle 15:40

Grazie Carole, buon anno pure a vossia!

il 31/12/2003 alle 15:59