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Pubblicata il 06/01/2002

Con i tuoi occhi ho visto il nostro mare,
il colore delle onde alla deriva,
le volte che nuotavi oltre le boe
con il coraggio che io non avevo.

Con i tuoi occhi ho visto la città
riempirsi di luce lungo i Navigli,
vivere di musica sui barconi,
destare meraviglie sconosciute.

Con i tuoi occhi ho visto le mie efelidi,
la barbetta chiara e mal curata
e gli spigoli dell’anima quando
ti ferivo e piangevi silenziosa.

Con i tuoi occhi ho visto la mia vita.




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Vedersi attraverso altri occhi, spesso disincantati. Vedere ciò che veramente siamo, non solo quello che vorremmo sempre vedere.
Originale, Andrea.
Luigi

il 06/01/2002 alle 12:49

Qualche volta sarebbe utili soffermarsi su noi stessi e guardarci con occhi diversi. Forse vedremo quello che gli altri vedono in noi. Bravo ciao Angela

il 06/01/2002 alle 15:18

Grazie. È proprio il messaggio che intendevo proporre, un accorgersi che non siamo solo noi egoisticamente, ma che le nostre vite influenzano anche quelle degli altri.

il 07/01/2002 alle 15:33

Grazie, Angela: in effetti è proprio questo vedersi da fuori, vedersi dall'altro e dall'alto che potrebbe essere utile per crescere e comprendersi.

il 07/01/2002 alle 15:34

Sì, devo dire che questa volta ho un po' tralasciato il mio stile, per correre libero verso il risultato. Generalmente le mie poesie sono più elaborate: qui non ho ricercato la musicalità del verso.

il 07/01/2002 alle 15:36