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Pubblicata il 23/12/2003

la tua figura, flessuosa e agile
su scalzi piedi in allungo corre,
s’inarca, stende.

Volteggi bilanciando il passo,
il braccio arcuando e su due
piedi un balzo, un cerchio, un balzo,
un altro ancora: srotola il velo
che dal fulmineo collo stacchi,
agonizzante atterra.

Come può l’armonia di una danza
innescare ritmi veementi,
d’una forza attorno al centro,
che in te, in me, ambi i sensi,
disarcionante espelle.




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