PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/12/2003
E' solo un bagliore di te
questa sterile ricerca
di un lapillo
di una coscienza
nascosta fra le pieghe
del cuscino
in attesa di ascoltare
ancora il mare
della tua pelle che si snoda
sul mio corpo
del tuo respiro che risuona
nella notte
e fra le fronde nere
dei capelli
saper scovare ancora
fremiti di gioia
di desiderio dei tuoi seni tesi
Già so di me
dei miei fantasmi vacui
di questa rabbia
che mi scuote in gola
Son solo un uomo
perso nella nebbia
che si dibatte sotto
il cielo aperto
Ciò che ho da darti
è solo la mia vita
prendila in prestito
che vale molto o niente
E' solo il transito
d'un chierico vagante
che chiede solo
tua cura e presenza





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bellissima...............


un caro saluto
Sulphur

il 23/12/2003 alle 09:07

Grazie, Sulphur...
Un caro saluto a te
Andrea

il 23/12/2003 alle 11:37

Hai ragione, Sofonisba. Spesso le poesie sono come i fiumi. Nascono fresche e frizzanti e si snodano poi a valle, placidamente.
Grazie e un saluto :-)
Andrea

il 23/12/2003 alle 14:26

La tua poesia è l'esatta espressione
di una ricerca che sembra non avere un punto di arrivo
è attaccata, come tuo solito alla realtà
dove anche i sogni hanno i piedi per terra
molto bella nella fluidità delle parole

per quel che riguarda il contenuto è senz'altro una scrittura da macho che chiede cura e presenza

ti bacio
auguri
Kat

il 23/12/2003 alle 19:10

Si è una ricerca da chierico vagante quale io mi sento. E si sa che i chierici vaganti viaggiano sempre, altrimenti non sarebbero vaganti. Attenzione, però, che la cura e presenza di cui io parlo non sono quelle materiali....
Un bacio stampato su di un biglietto di auguri virtuale... ;-)
Andrea

il 23/12/2003 alle 19:56